Professione senior. La dignità della memoria.

20.12.2024

Stiamo arrivando a metà strada del progetto <<La Storia Siamo Noi!>>. Di esperienze ne abbiamo fatte. Molteplici e impegnative attività sono state messe a terra. Una costante però ci ha guidato fin qui. La professionalità. Un pregio decisivo nel partenariato europeo, sia per la giovane associazione no profit italiana HUBITAPROJECT ETS sia per l'esperta impresa Glafka di Praga, tanto da farci sottoscrivere impegni operativi per il prossimo futuro.

Ora. La parola professione e tutti i suoi derivati, come proprio quello di professionalità, che va molto di moda oggi, contengono un valore profondo nella nostra cultura, di cui occorre esserne consapevoli quando si usano. Soprattutto perché in questo caso, la loro forza deriva tutta direttamente dalle loro origini, ossia dalla nostra tradizione latina. Professus significa letteralmente dichiarazione aperta, si lega al Profiteri che si compone di pro (prima, in avanti) e fateri (parlare, ammettere, esprimere, confessare).

Insomma, per capirci, in verità, professionale può essere solo ciò che rappresenta un azione di dichiarazione, d'impegno e di ammissione, sincera e partecipata dunque ben compresa. Questo perché fare una professione significa originalmente manifestare la propria fede, non solo in senso spirituale, ma anche nelle capacità personali e nei valori che guidano il proprio operato. Professione, dunque, è sinonimo di dedizione, competenza e trasporto emotivo verso un compito che si abbraccia con convinzione.

Questa dimensione supera il semplice svolgimento di un mestiere il cui scopo ultimo, in chiave moderna e contemporanea, per i più, è solo il vedersi riconoscere una retribuzione monetaria. Un attività professionale è piuttosto coesa nei saperi, ossia nella capacità d'affermare il proprio credo e la propria scelta di vita. Si tratta d'intimità condivisa. Essere un professionista vuol dire quindi incarnare, letteralmente, un ruolo con responsabilità, consapevolezza e passione. Nulla a che vedere quindi con le convenzionali etichette limitanti.

Quando poi parliamo di senior, questa concezione si arricchisce ulteriormente, abbracciando l'idea di una professionalità maturata nel tempo e sostenuta dalla dignità della memoria. Si tratta infatti di saper mantenere sempre vivo il legame con il proprio bagaglio esperienziale.

Essere senior oggi.

Anche il termine senior è di origine latina. Richiama l'idea di una persona più anziana, si, ma non in senso riduttivo o limitativo. Anzi. Esso sottolinea la ricchezza d'esperienza, saggezza e conoscenza, che solo il tempo può conferire. Essere un senior oggi, però, non è semplice. In un mondo in cui il cambiamento accelera e le competenze tecniche diventano obsolete in tempi sempre più rapidi, il ruolo dei senior rischia di essere frainteso o sottovalutato. I valori oggi sembrano essere solo legati alla velocità e all'efficienza.

Ora. Ciò ch'è fondamentale comprendere qui è che, la vera forza dei senior, risiede proprio in ciò che non può essere appreso da manuali, intensivi tutorial o chat bot pre-impostati. Si tratta infatti della memoria personale colma di saperi. Il tutto per altro a zero emissioni. Perfettamente in linea con l'agenda 2030. I ricordi, le esperienze e le lezioni, apprese nel corso della vita, sono risorse inestimabili, conferiscono dignità a ogni azione e decisione presa nel passato. Sono queste memorie che consentono ai senior di affrontare le sfide della nostra epoca con resilienza e, soprattutto, offrendo al contempo un punto di riferimento stabile per le generazioni più giovani.

Secondo Eurostat (2022), la percentuale di persone di età pari o superiore a 65 anni in Europa rappresenta il 21,1% della popolazione totale, con l'Italia al primo posto per incidenza, al 23,5% (fonte Eurostat). Questo dato non è solo una sfida ma anche un opportunità per valorizzare la memoria e l'esperienza dei senior, a partire dal nostro territorio.

La dignità della memoria.

La memoria è l'autentico filo conduttore che unisce passato, presente e futuro. Per un senior, custodire e valorizzare i propri ricordi, non è solo un atto di rispetto del proprio Sé e quindi di benessere personale, ma è anche un contributo concreto alla comunità. Attraverso la condivisione delle proprie esperienze si creano ponti massicci tra le generazioni, trasmettendo non solo conoscenze pratiche ma anche valori e principi che possono ispirare magari anche chi sta nascendo proprio ora. Mentre stai leggendo queste parole una creatura sta emettendo il suo primo vagito. Pensa. Questa si ch'è una genuina comunicazione condivisa.

In un mondo in cui l'aspettativa di vita si è significativamente allungata – in Italia la media è di 82,9 anni secondo ISTAT (2023) – i nostri senior hanno il diritto di contribuire attivamente alla società attraverso i loro saperi e la condivisione delle loro esperienze. https://www.istat.it/tag/speranza-vita/

Il bello è che grazie alle tecnologie multimediali questa memoria può essere preservata e condivisa in modi nuovi e potenti. Strumenti di nuova generazioni, applicazioni di messaggistica istantanea, videoclip, fotografie digitali, registrazioni audio e piattaforme online permettono ai senior di raccontare le proprie storie, rendendole accessibili a chiunque, ovunque. Questo processo non è solo un atto di conservazione ma una vera e propria dichiarazione di valore. Ogni ricordo è una testimonianza viva di ciò che siamo stati e di come possiamo continuare a contribuire, alla vita su questo pianeta, anche oggi.

Le statistiche ufficiali ci dicono che, il 65% dei senior italiani partecipa a qualche forma di attività sociale, culturale o volontariato, sottolineando l'importanza della memoria come contributo attivo alla comunità (ISTAT). Le nuove tecnologie, come i social media e le piattaforme digitali, possono amplificare questo impatto, rendendo i ricordi e le esperienze accessibili anche alle nuove generazioni.

La professionalità dei senior.

Nel contesto moderno, si tende spesso a codificare e schematizzare la professionalità attraverso norme rigide, protocolli e certificazioni. Si parla di paletti. Tuttavia, questa visione rischia di ridurre la professione a un insieme di regole, ignorando gl'elementi fondamentali che rendono un attività realmente significativa. Il nostro trasporto. Il nostro sentimento che ci muove. La nostra dichiarazione di fede. Per altro è solo questo che, nell'apprezzamento, fa la differenza sullo standard.

Per i senior, la professionalità non è dunque un adesione cieca a modelli predefiniti, ma un processo che integra conoscenze, esperienza e, soprattutto, trasporto emotivo. Quando un senior mette cuore e anima in quello che fa, crea un valore che va oltre il risultato immediato, generando un impatto duraturo. Questo approccio è essenziale per creare le condizioni di successo non solo individuale ma collettivo. Insieme, attraverso la valorizzazione delle diversità e delle esperienze personali, si può costruire un futuro più ricco e armonioso.

La capacità di adattarsi e innovare è uno dei punti di forza dei senior, come evidenziato da uno studio europeo che mostra come le competenze trasversali (soft skills) migliorino con l'età, in particolare nel problem-solving e nella gestione delle relazioni interpersonali (European Skills Agenda).

L'importanza della condivisione.

Condividere la propria memoria non è solo un atto di altruismo ma anche un modo per dare un senso più profondo alla propria vita. Le tecnologie digitali, se usate con saggezza, offrono strumenti potenti per rendere questa condivisione più efficace e accessibile. Dai social network alle piattaforme di archiviazione cloud, i senior hanno oggi l'opportunità di lasciare un eredità tangibile di saperi e di contribuire al dialogo intergenerazionale. Una fra tutti è l'applicazione WhatsApp. Facile. Intuitiva. Diretta.

Affinché questo dialogo sia veramente efficace è necessario che venga valorizzato il sentimento che lo sostiene. Non si tratta solo di raccontare fatti o eventi, ma di trasmettere emozioni, intuizioni e prospettive che possano arricchire chi le riceve. Se si vuole ingannare, fare i furbetti e strisciare come un serpentello furtivamente, il gioco viene subito scoperto. Questo processo richiede infatti apertura, fiducia e la capacità di vedere nella propria memoria non solo un archivio personale, ma un dono da offrire al mondo, dal profondo dell'anima.

Rifiutare la rigidità per abbracciare la flessibilità.

Chi cerca d'imbrigliare la professione in schemi rigidi e paletti limitanti perde di vista il vero significato del termine. Questo è particolarmente vero per i senior, il cui valore non risiede nella conformità a standard predefiniti, ma nella loro capacità di adattarsi, innovare e ispirare. La flessibilità è la chiave per valorizzare il contributo dei senior permettendo loro di esprimere appieno il proprio potenziale.

In un mondo che spesso privilegia la velocità e l'efficienza rispetto alla profondità e alla riflessione, i senior possono offrire un punto di vista superiore, basato sulla lentezza consapevole e sull'attenzione ai dettagli, con un punto d'osservazione privilegiato. Questo approccio è essenziale non solo per mantenere viva la memoria ma anche per creare un equilibrio tra innovazione e tradizione.

Creare le condizioni di successo.

Il successo, per i senior, non è una questione di competizione o di conquista, ma di collaborazione e condivisione. Creare le condizioni per il successo significa riconoscere il valore unico di ogni individuo e trovare modi per integrare le diverse prospettive in un progetto comune. Questo richiede un cambio di mentalità, che privilegi l'empatia, il rispetto e la valorizzazione delle esperienze personali.

Lavorare insieme, condividere saperi, unendo le forze fra giovani e senior, è la strategia migliore per affrontare le sfide del futuro. I senior, con la loro memoria vissuta e il loro sentimento genuino, possono fornire una bussola morale e pratica, aiutando le nuove generazioni a navigare anche in questo mondo, sempre più complesso, fra le molteplici transizioni, che possono mettere a disagio e disorientare. I senior sanno bene come uscirne fuori alla grande. Vanno solo ascoltate le loro storie. 

Conclusione.

Essere senior oggi significa abbracciare la propria memoria e utilizzarla come strumento di ispirazione e guida, per il presente. La dignità di questa memoria è il cuore della professionalità dei senior. Un valore che non può essere codificato o limitato da schemi rigidi. Attraverso la condivisione delle proprie esperienze e l'uso delle tecnologie digitali, i senior possono continuare a contribuire al progresso della società creando, grazie ai solo saperi, un ponte ben ancorato fra passato e futuro.

La vera professionalità non è fatta di protocolli, schemi standard o procedure convenzionali, che non portano altro che a distanziarci uno dall'altro, ma di sentimenti, emozioni e passioni, che ci avvicinano. In questo i senior hanno molto da insegnare. Il loro esempio è una testimonianza viva di come la memoria, unita alla dedizione, possa dare significato e dignità a ogni aspetto della nostra esistenza.

Ecco. Questo è proprio il risultato che ci si aspetta ora, che stiamo arrivando a metà strada del progetto <<La Storia Siamo Noi!>>, grazie al professionale partenariato europeo, fra la giovane associazione no profit italiana HUBITAPROJECT ETS e l'esperta impresa Glafka di Praga.

Se anche tu desideri maggiori informazioni su come essere protagonista della tua stessa storia, partecipando a un progetto formativo legato alle tecnologie digitali per senior, contattaci ora all'indirizzo di posta elettronica info@historyisus.eu.