Le nuove tecnologie. Strumento di riconciliazione.

20.12.2024

Si è conclusa molto più che positivamente una fase centrale per il progetto <<La Storia Siamo Noi!>>. Questo perché nel partenariato europeo, fra la giovane associazione no profit italiana HUBITAPROJECT ETS e l'esperta impresa Glafka di Praga, si è sempre agito con lealtà, onestà e professionalità. Mai nessun sotterfugio, mistero o bugia. Una sorpresa anche se dovrebbe essere la normalità. Perché?

Perché le bugie fanno parte dell'esperienza umana e, il loro peso varia, a seconda delle circostanze in cui vengono dette. Una bugia detta per proteggersi da un pericolo immediato, come quella di San Pietro che rinnegò il suo Maestro, rappresenta un dilemma morale che accompagna l'essere umano per l'intero percorso della nostra vita, fin dalla notte dei tempi.

La capacità di comprendere le ragioni di una bugia, soprattutto in situazioni di vulnerabilità, è cruciale per raggiungere una piena consapevolezza di Sé e del proprio agire. Si tratta di un opportunità di riconciliazione prima personale e poi sociale.

La narrazione biblica di Pietro, che in un momento di paura rinnegò per ben tre volte di conoscere Gesù, ci offre uno spunto decisivo per riflettere sul legame tra il dire il falso e il contesto in cui ci si trova. Di fronte a una minaccia concreta, come il rischio di essere arrestati o peggio, Pietro scelse la via della menzogna. Questo episodio ci ricorda che la bugia, pur condannata moralmente, può diventare un atto di sopravvivenza quando la paura prende il sopravvento. Insomma. Si può capire. Ci sta. Certo chi la subisce è quantomeno a disagio. C'è però il perdono che non vuol dire dimenticare.

In età adulta poi il ricordo di simili momenti può diventare fonte di tormento interiore. Tuttavia riconoscere le ragioni profonde che ci hanno portato a mentire può aprire la strada al perdono di Sé stessi. La consapevolezza è il primo passo per trasformare un errore simile in una lezione di vita per migliorarci.

La negazione della verità.

Jean-Jacques Rousseau, nel suo celebre libro Le Confessioni, racconta un episodio della sua giovinezza in cui mentì per paura di perdere il posto di lavoro. All'epoca, lavorava come aspirante valletto in una casa di una così detta famiglia benestante e, temendo le conseguenze di una propria mancanza, scelse di lasciar cadere la colpa dell'accaduto su un altra persona. Questo gesto lo segnò profondamente al punto da confessarlo anni dopo come il momento più basso della sua vita.

La confessione di Rousseau non è solo un atto di pentimento. Si tratta anche di un tentativo di comprendere il suo comportamento, alla luce del contesto e delle emozioni, che lo hanno portato a quella scelta scellerata. La sua testimonianza c'invita a guardare alle menzogne, non solo come atti da condannare, ma anche come eventi che possono essere analizzati, per coglierne le motivazioni profonde e così guidarci sempre meglio in questo viaggio quotidiano, qui, ch'è la nostra esistenza, adesso.

Siamo di fronte dunque a uno strumento utile alla sopravvivenza convenzionale. Nulla di più. Nulla di cui scandalizzarci. In molte situazioni, soprattutto quando si è giovani o in posizioni di debolezza, la bugia può sembrare l'unica via d'uscita. Tuttavia, in età adulta, è importante fare i conti con queste scelte e riconoscerle per ciò che sono state. Risposte a un bisogno di protezione spesso dettate dalla paura. In una sintesi sintetica. Questo processo di consapevolezza permette di accettare il proprio passato, senza negarlo, imparando al tempo stesso a distinguere tra le bugie dettate da necessità e quelle mosse da intenti malevoli.

La memoria storica condivisa e le tecnologie multimediali.

Grazie alle tecnologie multimediali oggi abbiamo l'opportunità di conservare e condividere la nostra memoria storica con le generazioni future. La registrazione di esperienze personali, incluse quelle legate a momenti di debolezza o errore, può diventare un potente strumento educativo. Raccontare le proprie vicende, comprese le bugie dette o subite, può offrire ai giovani un esempio di come affrontare i dilemmi morali e imparare a perdonarsi.

La condivisione di queste memorie non è solo un modo per tramandare storie personali ma anche un mezzo per creare una connessione più profonda tra le generazioni. Attraverso il racconto di episodi di vita vissuta possiamo aiutare i più giovani a comprendere che, l'errore è parte del cammino dell'essere umano e che, il vero valore risiede solo nella capacità di apprendere da esso. Certo. Meglio sarebbe, se possibile, interpellare sempre direttamente il mal capitato di turno e chiedergli scusa. Per altro oggi con le nuove tecnologie è anche possibile farlo istantaneamente. Vedi per esempio Whatsapp

Il fatto è che secondo i dati Eurostat del 2023, in Europa circa il 44% degli adulti partecipa a programmi di apprendimento permanente, ma l'Italia si colloca ben al di sotto della media europea, con un tasso del 10,8%! Questo gap sottolinea la necessità di promuovere iniziative che incentivino l'apprendimento anche in età avanzata, soprattutto nel campo delle competenze digitali. https://epale.ec.europa.eu/it/content/nuova-agenda-europea-lapprendimento-degli-adulti-2021-2030-neaal-primi-risultati

La Commissione Europea, attraverso il Piano d'Azione per l'Istruzione Digitale (2021-2027), punta a migliorare la conoscenza tecnologica dei cittadini per renderli più attivi e consapevoli nell'uso degli strumenti digitali. https://education.ec.europa.eu/it/focus-topics/digital-education/action-plan

Il perdono di Sé e degli altri.

Riconoscere di aver detto una bugia e comprenderne le ragioni è un atto di grande maturità. Questo percorso non solo ci permette di liberarci dal peso della colpa ma ci insegna anche a essere più indulgenti verso gli altri. La consapevolezza delle proprie fragilità ci rende più empatici e comprensivi creando le basi per relazioni umane più autentiche.

Perdonarsi non significa giustificare ogni errore, ma accettare che in certe circostanze abbiamo agito come meglio potevamo, date le condizioni. Questo atteggiamento ci aiuta a crescere come individui e a offrire un esempio di resilienza e consapevolezza a chi ci circonda. Il nostro disagio così, senza dimenticarlo, può essere superato.

Tecnologie e riconciliazione.

Le piattaforme digitali offrono oggi innumerevoli opportunità per riflettere e condividere. Attraverso video, diari online o semplici messaggi, possiamo raccontare episodi significativi della nostra vita, incluso il modo in cui abbiamo affrontato errori e difficoltà. Questo atto di condivisione può avere un impatto profondo trasformando esperienze individuali in patrimonio collettivo.

Inoltre, le tecnologie possono fungere da ponte sicuro, per riconciliarsi con persone con cui ci si è fraintesi e a cui abbiamo fatto del male. Un messaggio di scuse o una video conversazione, sincera, possono iniziare a sanare ferite aperte, da anni, permettendo di ricostruire relazioni che sembravano perdute. Questa è una dote tutta da spendere.

In Italia, l'iniziativa Re-Generation Youth ha dimostrato l'efficacia dell'uso di strumenti digitali per favorire la comunicazione intergenerazionale, sottolineando come le tecnologie possano essere un alleato nel costruire dialoghi autentici. https://www.facebook.com/regenerationyouth13/

Conclusione.

Le bugie, sebbene moralmente ambigue, fanno parte dell'esperienza umana. Viviamo fra menzogne, balle e fandonie, da sempre. L'immaginazione spesso le sostiene e, in alcuni casi, come per esempio nelle favole, nei racconti e nei resoconti, possono anche essere accettabili, divertenti e edificanti. Riconoscere però il loro significato, comprendere le motivazioni che ci hanno spinto a dirle e imparare a perdonarsi è fondamentale, per una vita piena e consapevole. Episodi come quelli di San Pietro e Jean-Jacques Rousseau, pur a distanza di migliaia di anni uno dall'altro, ci ricordano che, anche gl'individui convenzionalmente venerati, famosi e grandi, hanno affrontato momenti di debolezza e che, la vera forza spirituale, risiede nella capacità di accettare e trasformare l'errore commesso in un momento di crescita esperienziale esponenziale, utile a noi e anche a chi ha ricevuto il danno dell'ingiuria.

Grazie alle tecnologie multimediali abbiamo oggi l'opportunità di fare della nostra memoria uno strumento di crescita personale e collettiva. Condividere le nostre storie, comprese quelle che includono bugie, dette o ricevute, può offrire alle nuove generazioni un esempio reale, per vivere con autenticità, imparando dai propri errori e abbracciando la complessità della nostra attuale condizione umana, anche con un sorriso.

Ecco. Questo è proprio il risultato che ci si aspetta dal progetto <<La Storia Siamo Noi!>>, soprattutto ora, che si è conclusa molto positivamente una fase centrale delle attività, grazie al partenariato europeo, fra la giovane associazione no profit italiana HUBITAPROJECT ETS e l'esperta impresa Glafka di Praga.

Se anche tu desideri maggiori informazioni su come essere protagonista della tua stessa storia, partecipando a un progetto formativo legato alle tecnologie digitali nell'apprendimento dei senior, contattaci ora all'indirizzo di posta elettronica info@historyisus.eu.